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Il libro racconta la vicenda di Paolo attraverso uno stratagemma letterario: l'apostolo scrive le sue confessioni e affida il manoscritto a Timoteo, alla vigilia della sua partenza da Corinto per un terzo viaggio a Gerusalemme, prima di imbarcarsi per la Spagna. In queste "confessioni", suddivise in nove ampie parti, c'è tutto Paolo: le intuizioni, le lotte, le ferite, le parole delle Lettere scritte alle giovani comunità cristiane di tutto il Mediterraneo. Il suo sorprendente racconto ci fa conoscere l'itinerario e la storia personale di un Paolo sensibile, riflessivo, entusiasta e profetico. Attraverso le sue parole entriamo nella storia del cristianesimo delle origini, nello straordinario dibattito ideologico di un mondo sottoposto alla collisione di religioni e culture, di universalità e particolarismi. Queste confessioni ci presentano una nuova visione del personaggio e del suo pensiero, lontana dai comuni stereotipi: Paolo è innanzitutto un paladino della libertà, il difensore rivoluzionario dell'uomo come soggetto libero e responsabile, un avventuriero nell'impero cosmopolita e nel mondo globale. Per lui, la fede nel Cristo crocifisso e risorto sconvolge il vecchio ordine e rinnova la nostra visione della persona e della comunità.